Luigi Fabbri
L’organizzazione operaia e l’anarchia (1906)
Article mis en ligne le 29 mars 2021

par Eric Vilain

Spezzare ancora una lancia a favore dell’organizza-zione, in linea generale, non sarà inutile in questo mo-mento in cui una mania ingiustificabile di originalitàspinge tanta gente a sostenere le cose più assurde, get-tando una confusione enorme nelle idee e rendendo im-possibile ogni lavoro ordinato e continuato di demoli-zione e di ricostruzione.

C’era una volta un filosofo greco, un sofista, che s’eramesso a sostenere che la nostra esistenza è una illusione,e che tutto ciò che noi vediamo esiste non di per sè masoltanto nel nostro preconcetto e nella nostra fantasia. Sidice ci fosse qualcuno, il quale non trovò argomento mi-gliore che scaraventare fra capo e collo al povero sofistauna sonora bastonata, per veder di convincerlo che e ilbastone e il braccio che lo brandiva avevano una realeesistenza. La storia e la leggenda non dice se quell’argo-mento contundente persuadesse il filosofo a rinunciarealla sua originalità.